s p u m a b i a n c a


la sedia a dondolo mi culla da un paio d'ore
‎ticchettio disordinato, gocce cristallizzate
tè al bergamotto.
musicale e appannato, il respiro..ed è subito sera, stasera.
un sogno annullare tutti gli impegni fino a domani, pensare a un tempo sublimato dal piacere silenzioso della compagnia di sè.
le pareti della mia camera sembrano dilatarsi e un cielo sconfinato pieno di pioggia lieve si riversa sul pavimento, e posso sentirlo il profumo del sottobosco, posso vedere gli occhi delle fate che so vegliare ataviche sulla mia storia.
l'acqua si porta via il giorno, lava via il trucco, scivola riscaldandosi con rivoli lenti verso il basso, scolpisce col riflesso lunare il sonno che giunge fin dentro la scorza.
sonno oscillante con le punte dei piedi sospese sul bagnasciuga..aspettando l’onda giusta.
la rincorre, la vede, aspetta quella più alta...un po’più in là, perso nel gioco della linea di spuma bianca che anela a ritornare nel grembo.


foto_u r s u l a b a s t a



m'immergo dolcemente, già naufraga.

1 commento:

ursula ha detto...

..ci tenevo dire che in realtà voleva essere, questo un post per l'8 marzo, perchè nasce da una conversazione con la seconda donna più importante della mia vita(dopo di me >_< natutalmente),mia madre!
..le fate, il grembo, il corpo femminile della trasformazione e della sorpresa, della primavera e del miracolo..la donna è una bella sfida per portare l'anima a zonzo..buongiorno a tutti!

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