La prima cosa è la coscienza dello spazio, sapere che lontano, da un’altra parte, altrove, sta
accadendo qualcosa. Anzi, fuori dalle mura di casa tutto sta accadendo in giro
per il paese, ma occorre sapere dove.
E la seconda cosa è il tempo, occorre arrivare in tempo perché quella
cosa accada a noi e non immaginare soltanto che accada. Se lo spazio poi è
ampio e distante è necessario differire il tempo dell’azione dal tempo del
desiderio, perché partire quando desidereremmo essere già lì è una vana corsa
verso una stanza vuota.
Possedere questa consapevolezza è una qualità che può
contribuire a rendere la vita arte dell’incontro.
Le anime si incontrano per caso, per curiosità, per determinazione. In
tutti i casi l’incontro ha sempre del miracoloso.
Nella coincidenza la componente magica è più evidente; ma decidere, partire,
muoversi a tempo per trovarsi nel posto in cui la cosa sta accadendo è un
miracolo come la costruzione di tutte le cose immaginate.
v i n i c i o_c a p o s s e l a
casanova sends his gondolences_piazza san marco, venice_arno rafael minkkinen |
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