dell'indugiare:
la soglia del mio essere,
la soglia su cui esitano grandi passeri.
sono uccelli colmi d’abisso
quali stanno nei sogni.
se scandaglio e ripenso, dubito
ed è cataclisma sull’anima
la soglia su cui sta
poesie_fernando pessoa
per i lettori soliti: a parte l’introduzione, si avvertono che si tratta
di un post poco impegnato, forse un pò sciocco, forse un pò futile. ma oggi è
domenica ed è cambiato l’orario, fuori è buio dalle cinque e piove, fa freddo, e in questa casa non c’è un camino.
questa è una dilemmadomenica.
(dilemma: da etimo 'sorta di argomentazione cornuta' e se cornuta vuol dire una qualche
cosa, il rimando immediato è comunque in percentuale corretto).
il dilemma di oggi è sulla scia del ‘solito ultimo’: pacchi con un
cambio di stagione da fare, sapendolo un lavoro quasi inutile dato che le valigie
aperte mi aspettano tra meno di un mese; le scatole; la casa nelle scatole. e di domenica le scatole, i dilemmi, le noie, le lamentele, le bestemmie, il bubare vari, giocano facile.
in questa casa temporanea, che ci ospita ormai da tre mesi, non c’è un camino.
com’è una casa del sud senza un camino? ..una stufa o, per dire, un accentratore di attenzioni, di
corpi, di grovigli, di costrizioni, di pensieri?
il camino: come si fa senza?
DILEMMA!
e la riflessione nasce oggi, dato che da ieri si gela, ma solo
oggi è domenica. e in molti sanno che le intolleranze di routine settimanali la
domenica si accentuano ed aumentano di numero, perchè la domenica è un giorno
complicato.
chiaramente
questo post serve solo alla sottoscritta come
sfogo, a qualcun altro servirà invece per ricordarsi dei discorsi futili e
irresistibili sulla domenica con cui hanno riempito pomeriggi interi dietro a
un caffè o a un bicchiere di vino.
tea party foto_r o d n e y s m i t h |
ore 18,00 e fuori è buio.
prepararsi agli eventi e alla vita oggi è un problema altrui.
tea party foto_r o d n e y s m i t h |
la riflessione cui questo post vorrebbe invitare tuttavia è sul cambio dell’ora della scorsa notte, l’unica notte dell’anno in cui realmente ci è concesso di rubare un’ora a quel ‘signore distratto’ che è il tempo.
solo questa notte.
e io vorrei solo un camino, un angolo caldo in cui indugiare meglio, non per indecisione ma per troppa lucidità.
mi viene in mente un mio amico che mi ripeteva sempre questo: ‘sono troppo lucido, e questo è un problema’. sorrido. sembra siano passati secoli dall’ultima volta che gliel'ho sentito dire.
finché non mi sveglio rendendomi conto che sono sciocchezze.
fuori il vento gelido ha spazzato via quella leggera e a tratti facile speranza che le giornate di sole portano con se, al di là che poi fuori o dentro ci sia una qualche guerra.
ma torniamo a quell'ora in più: cos'è che ci fate voi? che ci avete fatto? o cos'è che ci farete?
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